11 febbraio 2012

Il gabbiano Jonathan Livingston

Più di tre ani fa ci eravamo cimentati, Cristina ed io, nella condivisione di alcuni brevi testi letterari. L'avevamo chiamato "book club". Scelto il libro(mettendolo, ove possibile, on-line) si commentavano, con post appositamente etichettati, la parti ritenute più stimolanti. Nell'elenco delle"etichette" potete recuperare "Oscar e la dama in rosa" di Eric-Emmanuel Schmitt, "Il piccolo principe" di Antoine DeSaint-Exupéry, "Ritratto di un amico" di Natalia Ginzburg. Ho rintracciato sul web i testi integrali di due libri che mi sono molto cari avendomi accompagnato, più di trent'anni fa, in un percorso (uno dei tanti) di rivisitazione dell'esistenza. Vi propongo per primo il breve testo di Richard Bach "Il gabbiano Jonathan Livingston" (nei links utili trovate la versione pdf). La semplicità della struttura e la presa immediata di molte espressioni (definirle insegnamenti sarebbe eccessivo) ne hanno garantito il successo e la larghissima presa sul pubblico dei lettori. Gli spunti di riflessione non mancano, basta sorvolare sullo stile e sullo spessore narrativo. D'altronde, non sempre complessità è sinonimo di chiarezza. Vi auguro buona (ri)lettura dandovi appuntamento tra un po' di tempo per i primi post. Mi piacerebbe che mantenessero l'impostazione grafica data al "book club" (numero di pagina - citazione - commento). Gianpietro
(ps: il secondo titolo? abbiate pazienza, ne parleremo più avanti)

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