31 maggio 2011
ECONOMIA SOLIDALE
E' ora di rendersi conto che come consumatori abbiamo un grande potere, e che, ogni volta che facciamo un acquisto, esprimiamo un voto. Se siete ancora di quelli che riempiono il carrello dei supermercati senza porsi domande, è ora che facciate una piccola riflessione. Associatevi al Gas della vostra città, aiutateci a cambiare le regole del mercato. E, visto che siete proprio lì a due passi, andate a fare due chiacchiere con Maurizio: ci penserà lui a convincervi!!
Maria Maddalena
10 aprile 2011
the bear
Ombra di quercia
Tra risa e schiamazzi
Calma i cuori
e l’orso lo ha respinto, confondendo la metafora con la regola. Le ho inviato un regalo e spero accetterà le mie scuse. Perché lo scrivo su questo blog? La risposta è racchiusa nell’immagine che ho scelto ed in queste parole.
Sapersi vecchio
È l’età che s’invola
L’animo fermo
Conosco le parole chiave: consapevolezza e accettazione. Ma ancora non mi appartengono. Quando mi sarò arreso, anche l’orso che urla attraverso quel muro perderà la sua forza e rimarrà solo l’ombra della quercia. Gianpietro
3 aprile 2011
lo scompartimento
31 marzo 2011
la macchina della verità
... L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti ...
tiepidi
… Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca ...
ignavi
Questo misero modo
tengon l'anime triste di coloro
che visser sanza 'nfamia e sanza lodo
misericordia e giustizia li sdegna:
non ti curar di lor, ma guarda e passa".
Da Gramsci a Dante passando per l’Apocalisse (nell’elenco dei “links utili” trovi il collegamento ai testi completi). Sono alcune citazioni, penso note, che invitano all’impegno individuale e sociale (la citazione del brano dell’apostolo Giovanni appare forzata se si esamina il testo alla lettera, ma diamo per buona l’interpretazione corrente).
Il dibattito è aperto e non ne dò per scontato l’esito. Esiste l’ineluttabilità del destino? C’è una predestinazione che impedisce la modifica di quanto starebbe già scritto nel libro della vita? Ho uno straccio di vita da percorrere: a che pro dannarmi per cambiarla, per imporre agli altri le mie scelte, per impedire che i voleri degli altri mi coinvolgano? Non è meglio cogliere l’attimo, godere di quello che si ha e lasciare che la vita ci scorra addosso senza intaccarci e facendoci soffrire il meno possibile? Seguire il corso della corrente, lasciarsi trasportare, passare inosservati. Ricercare altre vie che non richiedano la “moneta di Cesare”? «Si vorrebbe essere un balsamo per molte ferite» scriveva Etty Hillesum, mentre la portavano nel forno crematorio. Anche nella condizione più disperata essere quindi parte attiva, impegnati in ciò in cui si crede al di là dell’assurdità del contesto? Scendere nell'arena politica, issare il vessillo del bene comune, essere genitori anche dei figli degli altri, parteggiare e lottare per imporsi. Credere veramente in un mondo migliore, fatto di gente moralmente onesta. Impegnarsi solo in ciò che può cambiare il mondo o seguire il consiglio di Madre Teresa di Calcutta: "Fai la cosa che ti sta davanti"? Morire da partigiano, o vivere da imboscato?
In attesa di decidere ti guardi attorno e ti accorgi che sei dentro a un sogno, paradossale, nel quale ti credi l’unico sano in un mondo di ciechi. La corda che ti lega a loro ha un nodo troppo stretto per riuscire a scioglierlo e nel sogno inventi una macchina della verità che non può essere manomessa. La inserisci nel cervello di ogni individuo e questa ti segnala quando mentono, agli altri come a se stessi. Sono costretti a dire non quello che si sono imposti essere la verità, ma quello che sanno essere la verità. Per ora la macchina non va oltre. Devi ancora fare molti sogni per perfezionarla, per farli passare dall’ammettere di aver rubato al pentirsi di averlo fatto, fino al promettere di non farlo più. Per ora, ogni mattina, al risveglio, ti rendi conto che il nome di quella macchina è ancora kalasnikov e non riesci a trovarne uno migliore. Gianpietro
27 marzo 2011
un po' di storia
23 marzo 2011
GRAN TORINO
Ho visto solo ora che questa sera su Rete4 alle ore 21 c'è in programmazione il film "Gran Torino". Paolo (amico comune di Gianpietro e mio) lo aveva visto durante un incontro, sul tema della conversione, organizzato per i genitori dalla parrocchia che frequenta. A lui era piaciuto moltissimo e me lo aveva consigliato. Potremmo guardarlo e poi commentarlo insieme; e se non ci sarà piaciuto sapremo con chi lamentarci!! Maria Maddalena