28 aprile 2008

Le parole

La persona da cui vado per il servizio EmmauS non ha quasi voce e si ha l’impressione che ogni parola, prima di uscire, venga scrupolosamente e attentamente pesata e vagliata. Penso invece alla facilità con cui le parole mi escono dalla bocca e soprattutto alla leggerezza con cui sono uscite parole che hanno fatto molto male a qualcuno. Nel bellissimo film coreano “Primavera, estate, autunno, inverno ... e ancora primavera” l’anziano monaco buddista al bambino, suo allievo, che per un gioco crudele aveva legato un sasso al collo di tre piccoli animali, lega, a sua volta sul dorso, una pietra pesante, e così caricato, lo manda a porre rimedio a quello che aveva fatto, dicendogli che se avesse trovato anche una sola delle tre bestiole morta, quella pietra gli sarebbe rimasta sul cuore per sempre. Anche a me il peso di quelle parole dette contro qualcuno è rimasto sul cuore e sembra destinato a restarci a lungo. Cristina

2 commenti:

Gianpietro ha detto...

Credo di ricordare che almeno uno degli animaletti fosse morto, ed ho davanti l'immagine disperata del pianto del bambino. Non poter tornare indietro ad annullare l'azione, o non avere più la possibilità di porvi rimedio, rappresentano la vera ansia e sono la fonte della sofferenza che resta a lungo impressa nel cuore. Le parole dette sono come macigni che fluttuano nell'aria e nessuna mano riesce a fermare. Quanto a lungo vagheranno? I miei ho cercato di inchiodarli alla carta, nascosti a tutti ed ogni tanto vado nascostamente a riscoprirli poichè credo che solo elaborandoli in una lenta digestione, cercando di dar loro un nome ed un significato, non importa quanto negativo esso sia, solo allora, lontano nel tempo, troverò non la pace, ma la rassegnazione per azioni compiute e che un atto di coraggio (per non dire di amore) avrebbe potuto cancellare, se solo avessi chiesto perdono quando ero ancora in tempo per farlo. Gianpietro

Cristina ha detto...

Si, era morto il serpente. Anche a me è rimasta molto impressa la scena del pianto disperato del bambino.
Cristina