13 aprile 2008

La propria parte

Oggi in Italia si vota per le politiche. La tentazione di non andare a votare è grande: i governi che si sono avvicendati ci hanno tutti ugualmente deluso, i poveri sono sempre più poveri, i diritti minimi, come il lavoro e l’assistenza sanitaria pubblica e gratuita, sono ancora lontani dall’essere garantiti ovunque e c’è ancora chi vende il proprio voto in cambio di quello che dovrebbe spettare di diritto. In casa della persona da cui vado per il servizio EmmauS si scruta il cielo e si aspetta il momento più caldo e opportuno della giornata per portarla al seggio, perché per lei quello che più conta è restare soggetto attivo, fino all’ultimo, di ogni atto dell’esistenza. Non importa se la destra e la sinistra continueranno a mancare alle proprie responsabilità, incolpando sempre gli altri di ciò che manca, quello che importa è la libertà di riuscire a fare comunque la propria parte. Cristina

1 commento:

Elena ha detto...

mi è molto piaciuta la tua considerazione finale. Condivido che sia molto importante per le persone mantenere un proprio ruolo, una propria dignità di persona anche in condizioni di grande limitatezza. In questi giorni preparatori alle elezioni riflettevo sulla strumentalizzazione che si fa portando a votare alcune persone forse non proprio in grado di...intendere e volere e su quale è la difficoltà di creare un discrimine, di fare una selezione. Indubbiamente è materia molto complicata e delicata dove l'attenzione deve essere alta per non mortificare il desiderio di una partecipazione attiva che significa spesso sentirsi vivi e ancora socialmente significativi!