14 aprile 2008

grazie a Cristina

Mi ci ha ritrascinato dentro quella specie di vulcano che è la Cristina. So quel che dico perchè la conosco bene. Intanto però ho avuto modo di farmi conoscere meglio anch'io. Una zompatina all'inizio e poi silenzio per mesi. E' un modo di procedere che non mi è nuovo purtroppo. Ma .. prima regola da imparare per non farci troppi problemi inutili e neanche troppe illusioni: accettiamoci per quel che siamo! Ho letto delle cose molto belle, sono contenta che stia funzionando e dico grazie di cuore a chi lo fa funzionare. Dovrei scrivere del mio servizio anche se mi costa perchè da qualche mese faccio un po' fatica. Prima di tutto perchè non riesco ad andare tutte le settimane e mi dispiace. Non tanto perchè non rispetto la regola (la mia assistita è in struttura e, da tempo, è venuto a mancare l'obbligo di svolgere il servizio in un determinato modo) quanto perchè so di essere attesa e attesa con pazienza. La pazienza di chi non ha fatto altro per tutta la vita: aspettare che qualcuno ti aiuti a vivere. Il secondo motivo per cui faccio fatica è che lei sta cambiando. All'invalidità che l'ha accompagnata per tutta la vita si stanno sovrapponendo i problemi dovuti alla vecchiaia. Era fresca, curiosa, pronta ad accogliere con gioia ogni proposta: una passeggiata, una visita, un'uscita in pizzeria, un racconto. Ora sembra non avere voglia di niente. Sta sviluppando diffidenza verso chi le sta intorno. E' ossessionata dall'idea che le portino via i suoi vestiti. Solo pochi anni fa sognavo di poterla piano piano condurre a scoprire delle dimensioni nuove del suo vivere. Pensavo che avrei potuto leggere per lei e farla appassionare alla lettura, che avrei trovato il modo di farle ascoltare della musica che fosse solo per lei e che potesse scegliere lei. Non sono riuscita a fare quasi nulla di quello che avrei voluto per i miei limiti e per i suoi. Anche questo bisogna saper accettare ! Claudia

1 commento:

Cristina ha detto...

Ciao Claudia, grazie per le belle parole. Io ho cominciato con il servizio perchè lo facevi tu quando lavoravamo insieme, ed ho ripreso i contatti con l'associazione perchè ho letto il tuo articolo che sollecitava a farlo. Come vedi niente si perde, anche se non c'è sempre un riscontro immediato di quello che facciamo, perchè adesso che mi viene in mente questa cosa non te l'ho mai detta, che sono io che devo ringraziare te. Ciao a presto - Cristina