10 giugno 2008

Etica professionale

Poche persone hanno la chiarezza e onestà intellettuale di Ignazio Marino, chirurgo specializzato in trapianti d’organo, che dopo aver lavorato diversi anni all’estero e soprattutto negli Stati Uniti, ha accolto nel 2006 la proposta di candidarsi al Senato in Italia per mettere la sua esperienza al servizio del bene pubblico. L’ho ascoltato per la prima volta il mese scorso ad una conferenza e mi ha impressionato perché riesce a parlare con molta semplicità di argomenti molto difficili dal punto di vista etico. Dice di avere imparato a vivere in una realtà completamente diversa da quella alla quale era abituato, perché il mondo della politica è complesso, molto diverso dalla precisione che caratterizza gesti e decisioni in una sala operatoria: tuttavia la politica per lui costituisce una sfida esaltante per tutto ciò che può essere realizzato per il bene di tutti e questa sfida lo ha stimolato e appassionato. Questo discorso mi ha particolarmente colpito perché io invece cerco sempre di evitare tutte le realtà che non contengono precisione, ma si prestano bene a sciatteria e confusione, compromesso e volgarità. E’ molto difficile credere e sperare in qualche cosa di buono, soprattutto quando si leggono notizie come quella di oggi di quattordici medici di una clinica privata arrestati perché usavano i malati come mezzo per arricchirsi, sicuramente con la collaborazione di tecnici e infermieri. Ma la rassegnazione non va mai bene, in fondo sarebbe solo la vittoria delle persone senza scrupoli e danneggerebbe tutti quelli che invece lavorano onestamente per il bene di tutti. Cristina

1 commento:

Gianpietro ha detto...

Ho avuto anch'io l'occasione di ascoltare Ignazio Marino ad un incontro/dibattito sul tema del testamento biologico. Oltre alle doti che tu gli riconosci, ho molto apprezzato la capacità di mantenersi al di fuori (dal mio punto di vista 'al di sopra') delle polemiche di partito o di schieramento ideologico. I suoi ragionamenti poggiavano esclusivamente su basi logiche e di buon senso, sempre attento a non prevaricare diritti e libertà altrui. Se non vogliamo che la politica trasformi (il verbo alternativo è 'espelli') un buon chirurgo in uno dei tanti intrallazzatori di turno, sarà bene augurarsi che Ignazio Marino rinunci presto a palazzo Madama per tornare alla sala operatoria. Gianpietro