10 aprile 2011

the bear

Sbaglio i tempi e i modi. C’è un orso che non rispetta i limiti: che si fa spazio anche dove spazio non c’è. Dovrei tenerlo al guinzaglio, ma quando viene il momento non distinguo più l’orso dal suo padrone. Dei due, io chi sono? Maria Maddalena ha scritto un haiku molto bello:

Ombra di quercia

Tra risa e schiamazzi

Calma i cuori

e l’orso lo ha respinto, confondendo la metafora con la regola. Le ho inviato un regalo e spero accetterà le mie scuse. Perché lo scrivo su questo blog? La risposta è racchiusa nell’immagine che ho scelto ed in queste parole.

Sapersi vecchio

È l’età che s’invola

L’animo fermo

Conosco le parole chiave: consapevolezza e accettazione. Ma ancora non mi appartengono. Quando mi sarò arreso, anche l’orso che urla attraverso quel muro perderà la sua forza e rimarrà solo l’ombra della quercia. Gianpietro

2 commenti:

Maria Maddalena ha detto...

Veramente a me non sembrava di dover ricevere delle scuse. Sono preparata a trovarmi spiazzata dai tuoi interventi e devo dire che la cosa non mi dispiace! E questo perchè ho intravisto in te sia l'ombra che l'orso. Quell'ombra non sarebbe così fresca e profonda se non venisse dalla quercia, così tu non saresti quello che sei se non avessi quest'orso in te. Perchè dunque arrendersi e sopirlo? Io spero che non accada mai. (Ora penserò ad un Haiku da dedicare all'orso... così accontentiamo tutti e due!!)

Maria Maddalena ha detto...

L'orso dall'ombra
col ruggito irrompe
squarcio di vita