11 settembre 2012

Il silenzio

(pag. 22): "Voi parlate quando avete perduto la pace con i vostri pensieri."

Io amo il silenzio. Sono sempre stata poco loquace, fin da bambina, e in famiglia sono sempre stata rimproverata per questo: come se il non parlare in continuazione denotasse mancanza di partecipazione a ciò che accadeva intorno a me. Non sono in molti a dare il giusto valore al silenzio. Con i ragazzi che seguo dedico sempre almeno un incontro ad approfondire questo tema e più che altro a sperimentarlo. E risulta essere sempre l'incontro per loro più imbarazzante...
Comunque, dal momento che preferisco il silenzio, lascio a chi è più bravo di me con le parole il compito di commentare questo testo.
Maria Maddalena

5 commenti:

Maria Maddalena ha detto...

^^'
... si sarà in tema con il titolo del post ma... che nessuno si faccia vivo così è piuttosto inquietante... Neppure Gianpietro è venuto ad inserire una delle sue stupende fotografie!

Cristina ha detto...

Il saggio parla solo quando ha qualcosa da dire di più importante del silenzio. E forse questa è la ragione per cui nessuno è intervenuto finora.:) Scherzo, naturalmente. E' difficile comunque parlare del silenzio, perché c'è un silenzio negativo che è fatto di solitudine, eccessiva timidezza, omertà, indifferenza, incapacità di comunicare e a volte persino disprezzo. E c'è un silenzio positivo che è fatto di pace, serenità e - se posso osare una espressione forse anche un po' eccessiva - un silenzio abitato da Dio. A chi ama questo tipo di silenzio consiglio la visione del bel film di Philip Gröning intitolato appunto "Il grande silenzio".

Cristina ha detto...

p.s. Ho dimenticato di dire che in senso positivo c'è anche un silenzio che è ascolto.

Gianpietro ha detto...

In gran parte del discorrere il pensiero è assente e quando vi appare viene massacrato.
Si parla senza conoscenza o riflessione, manifestando disinteresse verso chi ascolta.
Le parole stanno nello stesso guardaroba delle maschere che giornalmente indossiamo.
"Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno." (MT 5,37)

Gianpietro ha detto...

ho scelto un'immagine che "impone" un silenzio talmente ricco di significati da far coppia con questo "abbraccio" di Eduardo Galeano:
Un vignaiolo in agonia parlò nell’orecchio a Marcela. Prima di morire le confidò il suo segreto; “L’uva – le sussurrò – è fatta di vino”.
Me l’ha raccontato Marcela Perez-Silva.
E io ho pensato: se l’uva è fatta di vino, forse noi siamo le parole che raccontano quello che siamo.
Gianpietro